Minibond pugliesi: anche RossoGargano tra le aziende della seconda emissione
C’è anche l’azienda foggiana RossoGargano tra le sei pugliesi che hanno emesso minibond per raccogliere i fondi necessari a finanziare i propri investimenti senza ricorrere al sistema bancario.
Si è appena concluso, l’iter per la seconda emissione di questo strumento di finanza straordinaria che la Regione Puglia ha lanciato il 10 settembre dello scorso anno per supportare determinate tipologie di imprese.
I fondi generati dalla seconda emissione ammontano a 18,8 milioni di euro, che, sommati alla prima, danno un totale di oltre 52 milioni di euro che saranno impiegati dalle aziende emittenti sul territorio pugliese per accelerare i propri processi di crescita e innovazione.
Cosa sono i Minibond
Sono un innovativo strumento di finanziamento creato per le società non quotate in Borsa attraverso cui possono emettere titoli di credito (obbligazioni) in cambio di un prestito erogato da soggetti autorizzati (investitori istituzionali anche diversi dalle banche) che hanno deciso di supportare il progetto dell’azienda che emette il titolo.
Come tutte le obbligazioni, anche i Minibond hanno un tasso d’interesse riconosciuto sotto forma di cedola semestrale (è il caso di quelli pugliesi) o annuale, e una data di scadenza.
In questo modo le società possono avere un altro strumento a disposizione per aprirsi al mercato dei capitali, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal credito bancario.
La PMI che vuole servirsi di questo strumento viene assistita da un “Arranger” (per la Puglia è la banca Unicredit) che, valuta se l’azienda è meritevole da un punto di vista di finanziabilità da parte degli Investitori Istituzionali e Professionali: in caso positivo, l’Arranger steso emette il Minibond.
L’Arranger individua anche gli Investitori Istituzionali e Professionali e crea la Società Veicolo che sottoscrive/acquista i Minibond, collocando le Note presso Investitori Istituzionali e Professionali.