Il caos leghista frena la chiusura del rimpasto di Giunta a Palazzo di Città. Landella e la Lega provano a prendere tempo per evitare il caos nel centrodestra
La situazione si ingarbuglia. Il sindaco prende tempo. La burrasca nella Lega frena la formalizzazione della Giunta comunale, che da Palazzo di Città si dava per certa nella giornata di oggi. Invece toccherà attendere. Gli ingressi del nuovo assessore al Bilancio Rosario Narciso, indicato da Fratelli d’Italia, e della nuova titolare della delega alla Sicurezza e alla Legalità Alessandra Loretti, espressione di Forza Italia, non sono in discussione. Ma la baraonda leghista, come raccontavamo nei giorni scorsi, si sta rivelando un ostacolo più ostico del previsto. La segreteria provinciale del partito è chiusa nella difesa degli assessori Paolo La Torre e Raffaella Vacca. Il sindaco Landella, esponente di primo piano della Lega, non ha alcuna intenzione di sacrificare uno dei quattro assessori riferibili direttamente dalla sua persona. Ma se per Anna Paola Giuliani e Sergio Cangelli la loro candidatura nelle liste civiche “DestinAzione comune” e “Foggia Vince” rappresenta una “schermatura” – sebbene entrambi siano stati in prima linea alle ultime elezioni regionali nel sostegno al consigliere regionale eletto della Lega Jospeh Splendido – più complicato è certificare l’appartenenza politica di Sonia Ruscillo e Claudia Lioia, “in quota” Forza Italia fino a prima del trasloco del primo cittadino alla corte di Matteo Salvini e schierati al suo fianco nella campagna elettorale regionale. Insomma, nessuno sembra essere disponibile a concedere un riconoscimento politico ai consiglieri leghisti Salvatore De Martino e Concetta Soragnese, sostenitori del primo dei non eletti della lista dell’ex Ministro dell’Interno alle regionali Luigi Miranda, che peraltro ha ottenuto una manciata di voti meno di Splendido nella città di Foggia. Così il rimpasto si avvita su se stesso ed il rischio che una dichiarazione di indipendenza di De Martino e Soragnese ingrossi le fila dei consiglieri indipendenti (attualmente cinque) cresce di ora in ora. Con la conseguenza di ridurre il gruppo consiliare leghista (che al momento, come detto, esprime due assessori formalmente e due assessori informalmente) a soli due componenti: Consalvo Di Pasqua e Dario Iacovangelo, riaprendo così totalmente i giochi, con gli alleati che legittimamente potrebbero a quel punto invocare una nuova correzione dei rapporti di forza nell’esecutivo prima ancora dell’ufficializzazione del “Landella bis”. Una brutta gatta da pelare per il sindaco e la Lega, che evidentemente provano a guadagnare qualche giorno per scongiurare l’esplosione dell’ennesimo problema di stabilità e compattezza per la maggioranza e, naturalmente, per fare in modo che il Carroccio non imploda sotto il peso delle proprie contraddizioni interne. Le lancette dell’orologio di una “verifica” annunciata circa tre mesi fa continuano a correre veloci. E la sua chiusura sembra al momento difficile da raggiungere senza evitare un Vietnam in Consiglio comunale ed un pesante ridimensionamento di quello che a settembre è stato il primo partito della coalizione di centrodestra.