Il Covid in pressing sulle inefficienze della Puglia. Sanità in crisi: dopo la sospensione dei ricoveri ordinari arriva il blocco anche sui pazienti contagiati. Critiche feroci ad Emiliano: “Quanta inerzia nei mersi trascorsi”

La situazione sanitaria in Puglia, a causa della pandemia da Covid-19, si fa sempre più critica e i provvedimenti della Regione Puglia e delle strutture ospedaliere destano allarme nell’opinione pubblica. Dopo il fermo dei ricoveri ordinari in tutte le strutture è arrivato, con una circolare del Direttore Sanitario, il blocco dei ricoveri di pazienti Covid positivi accertati o sospetti, a causa dell’esaurimento di posti letto dedicati alla degenza e alla “totale saturazione presso l’area grigia del Pronto Soccorso Centrale dei posti dedicati all’accettazione e osservazione di pazienti con sospetta o accertata  infezione da SARS-CoV-2”. La Regione ha fatto sapere che, nei prossimi giorni, saranno allestiti presso il Policlinico altri 50 posti letto dedicati e che saranno richiamati i medici in pensione per dare una mano in corsia. Anche le Asl delle altre province pugliesi stanno attivando altri posti letto riservati all’emergenza sanitaria. La situazione delle strutture sanitarie e l’annuncio fatto ieri sera in diretta a Sky Tg 24 dal presidente della Regione Emiliano dell’intenzione di chiudere le scuole pugliesi dal 30 ottobre hanno scatenato forti polemiche tra i rappresentanti politici dell’opposizione che sui social, dove si leggono critiche feroci contro il governatore. In sostanza, si imputa ad Emiliano una sostanziale inerzia nei mesi trascorsi dalla fine della prima chiusura totale, durante i quali – dicono i più critici – si sarebbe dovuto operare un rafforzamento proprio delle strutture e del personale sanitario dedicati alla pandemia, oltre ad aumentare il numero dei tamponi rapidi in Puglia e a migliorare il trasporto pubblico, soprattutto razionalizzando le corse in relazione agli spostamenti degli studenti in vista dell’apertura delle scuole. Su quest’ultimo tema si è espressa anche la Cgil pugliese, attraverso una nota congiunta del segretario generale regionale Pino Gesmundo e del segretario Flc-Cgil Claudio Menga: “Abbiamo chiesto da giorni -si legge – la convocazione di un tavolo per affrontare tutte le problematiche connesse alla gestione dei servizi pubblici e delle misure di sostegno in una fase in cui il virus ha ripreso a circolare in modo prepotente”. “Non possiamo che ribadire la richiesta di un incontro urgente – concludono i rappresentanti della Cgil – per evitare che la mancata predisposizione e coordinamento di servizi adeguati circa ingressi scaglionati e trasporti dedicati al sistema scolastico da parte di Stato e Regioni, finisca per scaricarsi interamente sulle famiglie e sulla formazione degli studenti”.

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