Il giorno di lutto di una città: bagno di folla ai funerali di Francesco Traiano. Pelvi: “Confessino i responsabili, chi sa parli. Basta violenza e corruzione, Foggia reagisci!”

Si sono celebrati stamattina nella chiesa Beata Maria Vergine di Foggia i funerali di Francesco Traiano, il tabaccaio gentile, titolare del bar Gocce di Caffè in via Guido Dorso, morto dopo tre settimane di agonia in ospedale a seguito della violenta aggressione subita da un gruppo di malviventi intenti a rapinare il suo esercizio commerciale. Una morte per pochi spiccioli che ha scioccato una città intera e che ha spinto il sindaco Landella a proclamare il lutto cittadino: serrande dei commercianti abbassate per due ore questa mattina, sospensione di qualsiasi attività ricreativa aperta al pubblico organizzata dal Comune di Foggia. E centinaia di messaggi di cordoglio dei foggiani arrivati alla famiglia: tra cui quello dello staff lavorativo di Francesco, che su uno striscione ha scritto: “Sei volato via troppo in fretta, vivrai sempre nei nostri ricordi…”.

Bagno di folla per l’ultimo saluto al 38enne foggiano, omaggiato di sciarpe e magliette del Foggia Calcio (di cui era grande tifoso) sulla sua bara. Nell’omelia, celebrata dall’arcivescovo di Foggia, monsignor Vincenzo Pelvi ha parlato di dolore inconsolabile della famiglia e ha esortato i colpevoli dell’omicidio di Francesco a liberarsi la coscienza confessando e costituendosi, oltre ad invitare chi sa qualcosa a non essere più omertoso. Tra i passaggi finali Pelvi ha parlato di un’aria sempre più inquinata dalla corruzione, dall’illegalità e dalla violenza, che rischiano di normalizzarsi nell’immaginario collettivo della città. “Foggia reagisci!”, ha esortato infine Pelvi.

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