Parco Nazionale del Gargano, attesa per gli esiti della verifica ministeriale. Ecco il documento 5 Stelle che ha portato all’invio degli ispettori
Era prevista per la giornata di ieri la conclusione della visita degli ispettori inviati dal ministro all’Ambiente Sergio Costa al Parco Nazionale del Gargano per vederci chiaro sulla bagarre creatasi all’interno dell’Ente tra il suo presidente Pasquale Pazienza e la ex direttrice Maria Villani, nominata proprio da Costa e defenestrata da Pazienza dopo poche settimane dall’avvio dell’incarico con l’accusa, tra le altre, di “utilizzo improprio dei mezzi e delle risorse umane dell’Ente”. La visita degli ispettori del ministero arriva dopo la sollecitazione del Movimento 5 Stelle a mezzo di un’interrogazione al ministro a firma del senatore Marco Pellegrini e colleghi (Naturale, Moronese, Pirro) in cui, sorpresi della decisione di Pazienza, si chiedeva al ministro la visita ispettiva per la verifica di quanto sostenuto dal presidente del Parco Nazionale del Gargano. Visita prontamente arrivata in questi giorni e di cui si attendono gli esiti. Nel frattempo pubblichiamo alcuni stralci del documento originale presentato dai 5 Stelle ed evidentemente ascoltato dal ministro Costa.
“PELLEGRINI Marco, NATURALE, MORONESE, PIRRO – Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Premesso che, secondo quanto risulta agli interroganti: il Parco nazionale del Gargano sito in provincia di Foggia, istituito con decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1995, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 181 del 4 agosto 1995, ha rilevanza strategica per la tutela dell’ambiente, per la valorizzazione del territorio e per lo sviluppo economico sostenibile, non solo per la Capitanata, ma per tutta l’area circostante, essendo ricchissimo di habitat differenti e biodiversità che ha pochi uguali in Italia e in Europa […]; in data il 7 aprile 2020 il Ministro decretava la nomina del direttore del P.N.G., nella persona della dottoressa Maria Villani, che il successivo 26 maggio 2020 stipulava con l’Ente un contratto di diritto privato, che prevedeva un periodo di prova della durata di sei mesi, a partire dal 1° giugno 2020; in data 7 settembre 2020 il Presidente del Parco nazionale del Gargano comunicava alla direttrice dottoressa Maria Villani la risoluzione del rapporto di lavoro per recesso, ai sensi dell’art. 1, comma 5, del C.C.N.L., relativo al personale dirigente, e ai sensi dell’art. 10 del contratto individuale di lavoro del 26 maggio 2020; i motivi che avrebbero indotto l’amministrazione dell’Ente Parco (in persona del Presidente pro tempore dottor Pazienza) a esercitare il recesso durante il periodo di prova semestrale del mandato della direttrice, vengono individuati, secondo la prospettazione dell’Ente, in una scarsa conoscenza delle norme, scarsa propensione a dare attuazione agli atti di indirizzo e alle direttive impartite dal Presidente, scarsa propensione a instaurare proficui rapporti di lavoro e di collaborazione con i dipendenti del Parco e con i portatori di interessi territoriali, utilizzo improprio dei mezzi e delle risorse umane dell’Ente; tali motivazioni destano sorpresa e, a parere degli interroganti, è interesse dei cittadini del territorio, dei Comuni ricadenti nell’area del Parco (ben diciotto), e di tutta la comunità in senso lato, appurare se i motivi addotti abbiano fondamento e in che misura, visto che la rimozione della direttrice Villani potrebbe interrompere bruscamente la rinascita del Parco, dopo anni di insoddisfacente attività e di cattivo utilizzo di risorse pubbliche, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti; se intenda adoperarsi, affinché siano scongiurati eventuali rischi di una non corretta gestione e amministrazione del Parco; se intenda inviare una ispezione presso il Parco nazionale del Gargano, onde accertare eventuali irregolarità amministrative relative sia al periodo successivo al 1° giugno 2020 e sia a quello precedente tale data”.